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Visualizzazione dei post da 2006

Il mio mare...

Non ho mai visto il mare VERO Quello talmente blu da farti credere che sia lui a dar colore a tutti i cieli. Non ho mai visto il mare VERO Quello che sai, dentro la tua testa, essere padre e madre di tutto il mondo, anche di quello che non hai mai saputo pensare. Non ho mai visto il mare VERO Quello che, il giorno in cui lo vedrò, mi dirà che sono arrivata e che non ho sperato invano. Non ho mai visto il mare VERO Quello che sta dentro i tuoi occhi, chiunque tu sia e dovunque tu stia andando. Ed adesso è ora di ripartire e tornare a navigare...  

Le nuvole

OTELLO Iiih! E che so' quelle? JAGO Quelle sono... sono le nuvole... OTELLO E che so' ste nuvole? JAGO Mah! OTELLO Quanto so' belle, quanto so' belle... quanto so' belle... JAGO Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato! Le nuvole passano veloci nel gran cielo azzuro. (tratto da "Che cosa sono le nuvole?" di Pier Paolo Pasolini) Io amo le nuvole. Me ne sono resa conto oggi mentre alzavo gli occhi sull'orizzonte regalatomi da un treno . Le amo perchè sono affette da quella imperfezione cronica che afflige tutte le cose belle e reali. Le amo perchè da bambina mi raccontavano storie incredibili con i loro violini e i loro draghi. A volte sono fatte di fiamma e di sangue, a volte di zucchero e di fumo e raramente sono d'argento e di pece. Ma sempre meravigliose mi sembrano, nonostante tutto. Amo le nuvole perchè non sanno che cos'è la perfezione e non mi rimproverano mai quando sola piango le mie lacrime di ri

Inseguendo la vita...

Il peccato peggiore verso le nostre care creature non è quello di odiarle, ma di essergli completamente indifferenti: questa è l'essenza dell'inumanità. Il silenzio è la più perfetta espressione del disprezzo. George Bernard Shaw  

Mare Adentro

Mar Adentro Mar adentro, mar adentro. Y en la ingravidez del fondo donde se cumplen los sueños se juntan dos voluntades para cumplir un deseo. Un beso enciende la vida con un relámpago y un trueno y en una metamorfosis mi cuerpo no es ya mi cuerpo, es como penetrar al centro del universo. El abrazo más pueril y el más puro de los besos hasta vernos reducidos en un único deseo. Tu mirada y mi mirada como un eco repitiendo, sin palabras 'más adentro', 'más adentro' hasta el más allá del todo por la sangre y por los huesos. Pero me despierto siempre y siempre quiero estar muerto, para seguir con mi boca enredada en tus cabellos. Un saluto a te, Ramon, e alla tua storia. Perchè il tuo dolore è riuscito a spaccarmi il cuore. Un saluto a te, Ramon, e alla tua guerra. Perchè alla fine hai vinto e perso allo stesso tempo. Un saluto a te, Ramon, e al tuo viaggio. Perchè mi auguro che tu sia alla fine riuscito a tornare al tuo mare, alla tua casa. Un saluto a te, Ramon, e basta.

Per l'esame che verrà...

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Leggerò, forse, fino a stasera; ma il libro non lo chiuderò; resterà aperto tutta la notte e troverò i sogni su le pagine come se fossero figure. Federigo Tozzi (da Bestie) I saggi di letteratura italiana mi friggono il cervello...dovrei studiare meno... Gala (l'immagine è tratta da www.piersantelli.it )

Questo amore...

Questo Amore 'Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno Cattivo come il tempo Quando il tempo e cattivo Questo amore così vero Questo amore così bello Così felice Così gioioso Così irrisorio Tremante di paura come un bambino quando e buio Così sicuro dì sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che faceva paura agli altri E li faceva parlare e impallidire Questo amore tenuto d'occhio Perché noi lo tenevamo d'occhio Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato Perché noi l'abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato Questo amore tutt'intero Così vivo ancora E baciato dal sole E' il tuo amore E' il mio amore E' quel che e stato Questa cosa sempre nuova Che non e mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda viva come l'estate Sia tu che io possiamo andare e tornare possiamo Dimenticare E poi riaddormentarci svegliarci soffr

Parole e silenzi

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(immagine tratta da www.jm-arole.ch ) Alcuni dicono che quando è detta la parola muore. Io dico invece che proprio quel giorno comincia a vivere Emily Dickinson , Silenzi

Chiedimi se sono felice...

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"Perchè è così che ti frega la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi." "La gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo in una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare." Alessandro Baricco (Charlotte Skene, della RMIT Gallery, ammira una fotografia dell'artista cinese Li Wei, esposta a Melbourne, per la mostra intitolata Felicità artificiale, tratta dal Corriere )

Il Coraggio del Vivere

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Un saluto a tutti Gala p.s: ovviamente tutto ciò che vedete in questo post è di Andrea Pazienza...

Gli uomini e le stelle...

“E mi parlò di un giovane che era innamorato di una stella. Stava in riva al mare, tendeva le braccia e adorava la stella, la sognava e le rivolgeva i suoi pensieri. Ma sapeva o credeva di sapere che le stelle non possono essere abbracciate dall'uomo. Credeva che fosse il suo destino quello di amare senza speranza un astro, e su questo pensiero costruì tutto un poema di rinunce e di mute sofferenze che dovevano purificarlo e renderlo migliore. Tutti i suoi sogni però erano rivolti alla stella. Una volta, trovandosi di nuovo su un alto scoglio in riva al mare notturno, stava a guardare la stella ardendo d'amore. E nel momento di maggiore desiderio fece un balzo nel vuoto e si lanciò verso la stella. Ma nel momento stesso del balzo un pensiero gli attraversò la mente: no, é impossibile! Così cadde sulla spiaggia e rimase sfracellato. Non sapeva amare. Se nel momento del balzo avesse avuto l'energia di credere fermamente, sarebbe volato in alto a congiungersi con la sua

Nati due volte

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“Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi, da quello che saprete dare. Sono nati due volte e il percorso sarà più tormentato. Ma alla fine anche per voi sarà una rinascita. Questa almeno è la mia esperienza. Non posso dirvi altro.” In questa frase sta tutta l'essenza del libro Nati due volte di Giuseppe Pontiggia . Tra queste pagine si srotola una storia triste e meravigliosa come solo i grandi amori sanno essere. Pontiggia, padre di un figlio disabile, ripercorre nel romanzo la vita sua e di suo figlio (che ha ormai più di trent'anni) con la serenità propria dei sopravvissuti. Tutta la vicenda prende il via da un semplice errore umano, fatto da un medico al momento della nascita del bambino, che tramuta una vita "normale" in una "speciale". E' un libro che merita di essere letto perchè ha il pregio di mostrare come si può vivere un'esistenza in sa

I figli delle montagne

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San Martino del Carso Valloncello dell'Albero Isolato il 27 agosto 1916 Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto Ma nel cuore nessuna croce manca E' il mio cuore il paese più straziato

La Pazienza del vivere

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"Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa" "Comunque il caos, come la pazienza del resto, ha un limite mentre io, è risaputo, no" Andrea Pazienza

Il cuore degli zingari

Gli zingari Chiozzo/Cour/Giraud Zingaro chi sei Figlio di Bohemia Dimmi tu perchè Sei venuto qui Quando mi stancai Dell'Andalusia E tu vecchio dimmi come fu La mia terra ormai non esiste più I cavalli son stanchi nell'umida sera Ma la folta criniera Sembra il vento invocar Stan gli zingari attorno alle fiamme splendenti Destan ombre giganti Nel chiarore lunar Palpita allor la canzon più bizzarra Nasce nel cuor quel vibrar di chitarra Questo è il canto di chi non conosce frontiera E l'ardente preghiera del gitano che và Dimmi deve vai Tornero in Bohemia Me ne andro lontan Per mai più tornar E tu dove vai Nell'Andalusia E tu perchè piangi cosi Io son vecchio ormai e rimango qui O gitano perchè non rimani stasera Per la nuova avventura puoi domani partir Resta ancora a cantar nella notte stellata Finchè l'alba spietata Faccia il sogno svanir Canta che un di il gran re di Cuccagna Ti r

Le strade del mondo...

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                   London 1952-53 © Robert Frank; Courtesy Pace/MacGill Gallery, New York  

Buongiono e buonasera, cari naviganti

Un saluto a tutti! Oggi anch'io entro nel mondo dei blogger... Ho deciso di inziare quest'incredibile (già inizio con gli aggettivi iperbolici...) avventura dopo una riflessione nata da un'affermazione di un mio prof: "Dovete scrivere per gli altri". In verità la frase non era esattamente così, ma è così che io l'ho percepita. Per la prima volta in vita mia ho deciso di accetare un consiglio datomi da un prof!! In questo blog confluiranno le miei riflessioni sul mondo che mi circonda e che ogni tanto tenta di inglobarmi!!!! Spero possa diventare un luogo di confonto e dialogo con tutti voi. Speriamo bene. A presto Gala