Piove, ancora, sulla pietra e sul cemento. Appoggiata ad una panchina del nostro chiostro guardo la pioggia cadere fitta. Mi alzo piano e allungo la mano verso quelle gocce. Chissà perchè, ma non mi ricordavo che fossero così fredde...non mi sembravano così quando le bevevo dalla tua pelle di muschio e sale. Avanzo piano, non potendo fare altro, nella polvere dell'acqua e mi fermo in pieno vento. Ora qualcuno saprebbe dirmi di chi sono queste lacrime? Poi, di colpo, vedo un fiocco bianco e cristallino poggiarsi sulla mia mano abbandonata e la neve, in un istante, viene al posto della pioggia. Adoro la neve perchè mi mette addosso una gioia di bambina, un odore di Natale e di cacao. -Dici anche tu, amica mia, che forse è ora di sorridere?- Guardo silenziosa la neve che contunua a scendere, pacifica e bellissima.