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Visualizzazione dei post da febbraio, 2007

La sottile linea rossa

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Durante questo weekend quasi totalmente passato lontano dal mio computer (la mia connesione indicava una velocità di 9k, rendetevi conto), mi sono data al cinema d'autore con "La sottile linea rossa". La trama non è per nulla complicata: La compagnia di fucilieri "Charlie" dell'esercito statunitense viene mandata alla conquista di un campo d'aviazione giapponese posto in cima ad una collina dell'isola. Il gruppo di militari è guidato dal mite capitano Staros (Elias Koteas), agli ordini dell'ambizioso colonnello Tall (Nick Nolte): durante il lungo assalto alla collina si consumeranno le vicende e i tormenti interiori di un gruppo di uomini costretti a confrontarsi con i propri doveri e la follia della guerra, mentre la natura, lussureggiante e indifferente, sembra cullarli e contrapporsi alla loro logica. A questa trama piuttosto semplice corrisponde un capolavoro di più 2 di due ore. Il ritmo è ipnotico e a tratti discontinuo, ma nonostante tutto

L'amicizia

Le amicizie vere sono quelle che si fondano sul sentimento; l'amico non giudica, comprende. Fegatelli Aldo, Luigi Tenco L'amicizia deve essere infinitamente più tollerante dell'amore ( Madame de Genlis ).

Gli uomini

Gli Uomini Sono stata anch'io bambina Di mio padre innamorata Per lui sbaglio sempre e sono La sua figlia sgangherata Ho provato a conquistarlo E non ci sono mai riuscita E lottato per cambiarlo Ci vorrebbe un'altra vita. La pazienza delle donne incomincia a quell'età Quando nascono in famiglia quelle mezze ostilità E ti perdi dentro a un cinema A sognare di andar via Con il primo che ti capita e ti dice una bugia. Gli uomini non cambiano Prima parlano d'amore e poi ti lasciano da sola Gli uomini ti cambiano E tu piangi mille notti di perchéI nvece, gli uomini ti uccidono E con gli amici vanno a ridere di te. Piansi anch'io la prima volta Stretta a un angolo e sconfitta Lui faceva e non capiva Perché stavo ferma e zitta Ma ho scoperto con il tempo E diventando un po' più dura Che se l'uomo in gruppo è più cattivo Quando è solo ha più paura. Gli uomini non cambiano Fanno i soldi per comprarti E poi ti vendono La notte, gli uomini non tornano E ti danno tut

L'orizzonte

Eravamo come il sole e l'orizzonte io e te. Due linee perfettamente vicine che quasi mai riuscivano ad incontrarsi. Io ti definivo con il mio nero netto e puro e tu mi illuminavi con lo splendore della tua luce. Ci sono state notti, nel buio della stanza, in cui mi sono chiesta che avrei fatto della mia vita senza te. Ci sono stati giorni, nella luce accecante del sole, in cui non vedere il tuo riflesso imprigionato accanto al mio nelle vetrine quasi mi spezzava il cuore. Poi i minuti sono diventati ore, giorni e infine tempo. Oggi sto guardando una borsa dalla stampa così stra na da farmi sorridere nel vetro. Raramente trovo un qualcosa colorato dai miei fiori preferiti. Ho deciso di regalarmela in questa giornata di nebbia fredda. Così, forse, potrò scaldarmi. Però non eri tu che mi dicevi che le gerbere non sono fiori adatti a me? Che vuoi farci....tu non sei più qui.